Esperienze all’Istituto di Istruzione Superiore Il  Pontormo – indirizzo Liceo Economico Sociale di Empoli, all’Istituto Paritario Calamandrei di Firenze e al Liceo Machiavelli – indirizzo internazionale di Firenze.

Nell’ambito dell’attività di promozione e diffusione della cultura della mediazione gli associati ANMP, nello specifico i membri della Sottocommissione Scuola, hanno elaborato un progetto per i ragazzi delle scuole medie superiori intitolato “La mediazione nelle scuole: imparare a gestire in modo costruttivo i conflitti”.

La sottocommissione si è organizzata suddividendosi in piccoli gruppi per svolgere gli interventi nelle singole scuole seguendo le linee guida concordate e, allo stesso tempo, lasciando ciascuno libero di personalizzare l’intervento in funzione sia delle specifiche classi che delle caratteristiche personali dei componenti del sottogruppo.

Al termine del percorso ogni esperienza è stata condivisa con il resto della sottocommissione con l’obiettivo di confrontarsi e individuare i punti di forza al fine di elaborare un format da presentare nei vari istituti scolastici. Gli interventi si sono svolti a gennaio 2022 al Pontormo di Empoli, a febbraio al Calamandrei di Firenze e ad aprile al Machiavelli di Firenze.  Nei due istituti fiorentini ha partecipato il Presidente ANMP Pietro Beretta Anguissola.

Attraverso il metodo maieutico ed interattivo, domanda dopo domanda e riflessione dopo riflessione, i ragazzi sono stati guidati nell’analisi delle emozioni che ogni individuo sperimenta in una situazione di conflitto, emozioni che spesso non emergono all’esterno e a volte non sono governate dall’interno e a cogliere quanto, questo, a volte, possa condizionare la comunicazione fra le parti e generare equivoci e fraintendimenti. Sono state analizzate le possibili e differenti modalità per addivenire a decisioni ponderate in funzione degli obiettivi prescelti e quanto possa essere d’aiuto l’intervento di un terzo (mediatore) per individuare gli obiettivi e gli interessi effettivamente in gioco e così contribuire a sciogliere le nodosità presenti nei rapporti fra parti in conflitto.

I ragazzi sono stati condotti ad individuare le competenze e gli strumenti del mediatore, le specifiche finalità delle varie fasi di una procedura di mediazione e l’importanza dell’ambiente in cui essa viene svolta.

Esperienza presso l’Istituto di Istruzione Superiore Il Pontormo – indirizzo Liceo Economico Sociale di Empoli

Barbara Mannelli, Ilaria Lelli e Benedetta Marmugi hanno svolto tre incontri per complessive sei ore in una classe prima e i temi trattatati sono stati affrontati sia sotto l’aspetto teorico che pratico.

Gli argomenti hanno riguardato il conflitto e l’escalation del conflitto, la gestione creativa e positiva del conflitto e delle emozioni. Si sono aggiunti gli aspetti relativi alla comunicazione, le tecniche di comunicazione, l’ascolto attivo, la comunicazione non violenta.

È stata presentata la figura del mediatore professionista con le sue esperienze, competenze e obblighi deontologici. Sono stati trattati aspetti pratici di negoziazione e mediazione, con casi concreti affidati e interpretati dai ragazzi. In particolare, sono state simulate due scene, una di negoziazione, con due ragazzi nel ruolo di negoziatori e una di mediazione, dove tre ragazze si sono immedesimate rispettivamente nei ruoli delle due parti e del mediatore, dimostrando interesse, curiosità e buone doti comunicative. In questo modo è stato possibile comprendere anche la differenza tra mediazione e negoziazione. è stata richiesta una rielaborazione in itinere con riassunto, commenti e riflessioni sulle tecniche e l’importanza della mediazione, ed una restituzione finale di natura laboratoriale che ha evidenziato l’efficacia dell’intervento per avere sviluppato nei ragazzi buone soft skills e indotto a riflessioni personali e conoscenza di sé, delle proprie emozioni e capacità nelle situazioni conflittuali.

La finalità del Progetto era di fornire strumenti utili per la gestione dei conflitti anche nelle scuole e in particolare far acquisire conoscenze e consapevolezze anche per gestire conflitti alla pari tra ragazzi, come per esempio discussioni per le interrogazioni programmate o per diversità di opinioni nelle scelte da effettuarsi ogni giorno a livello di classe.

Esperienza presso il Liceo parificato Calamandrei di Firenze

L’intervento, per una durata complessiva di dodici ore, ha interessato due classi quinte, con un unico incontro per ciascuna classe della durata di sei ore consecutive. Gli incontri sono stati pianificati da Francesca Baldari, avvocato-mediatore e insegnante presso l’istituto, che ha svolto un ruolo determinante nella cura degli aspetti logistici. Agli incontri era presente anche Chiara Mambelli che ha partecipato attivamente nella fase di programmazione e, collegandosi online durante gli incontri, ha fornito utili feedback in particolare dopo il primo incontro in preparazione del successivo. Presenti con la prima classe anche il presidente di ANMP Pietro Beretta Anguissola. La coordinatrice della commissione scuola, Teresa Caruso, con il contributo di Beretta Anguissola nel primo incontro e di Paola Levani nel secondo, ha introdotto gli scopi dell’iniziativa e il significato della mediazione come strumento di risoluzione delle controversie: che cosa mediamo (mediazione familiare, civile e commerciale, mediazione scolastica, commerciale). È stata presentata l’associazione e i suoi scopi, le commissioni, le professioni di partenza e le competenze utili a diventare mediatori professionisti nei diversi ambiti. Successivamente Gabriele Campello ha proposto ai ragazzi un’esercitazione per introdurre la riflessione, a partire dai loro contributi, circa i criteri e gli strumenti a disposizione per regolare le interazioni sociali: la forza, la giustizia, il dialogo negoziale. Sono state quindi raccontate alcune storie riportando episodi osservati in un contesto come “il mercato di paese” per introdurre il passaggio e la differenza tra un’interazione negoziale e l’emergere di un conflitto, individuando differenze ed elementi di specificità.

È stato quindi approfondito il concetto di “Conflitto” rendendo protagonisti gli studenti che, con la metodica di un gioco condiviso, hanno tracciato le varie definizioni e dato un volto alle emozioni e alle dinamiche durante le varie fasi di evoluzione del dissidio e della disputa. Come attori sulla scena, i ragazzi si sono alternati alla lavagna, mimando a tratti le situazioni provocate dall’emozione evocata. Gli studenti hanno vissuto il laboratorio con grande libertà e partecipazione, riportando spesso esperienze personali.

Infine, partendo da una storia di cui Paola Levani ha fornito la trama nei suoi elementi essenziali, è stato allestito un “tavolo di mediazione” e i ragazzi si sono cimentati ad interpretare ciascuno il ruolo preferito (mediatore, parte, avvocato, osservatore). Il risultato è stato mirabile! I ragazzi si sono calati perfettamente nelle parti loro assegnate ed hanno arricchito l’interpretazione di ogni personaggio con tratti personali modellati su quanto appena appreso.

La restituzione ha evidenziato comprensione e interesse da parte degli studenti nel conoscere ed approfondire le tematiche affrontate e infine entrambe le classi hanno manifestato il desiderio di sperimentarsi ulteriormente.

Esperienza presso il Liceo Machiavelli-indirizzo internazionale di Firenze

Cristina Marchese (che svolge nella scuola attività di docente di Diritto ed Economia) e Daniela Virgili hanno incontrato due seconde classi del Liceo Machiavelli-indirizzo Internazionale e con ciascuna classe hanno svolto un progetto di sei ore divise in quattro lezioni. Ad alcuni incontri, e in entrambe le classi a quello finale, ha partecipato anche il Presidente di ANMP Pietro Beretta Anguissola.

Partendo dalla definizione di “Conflitto”, seguendo il format concordato in commissione, si è giunti alla “simulazione di un incontro di mediazione”.

Ai ragazzi è stato fornito un “caso” con informazioni confidenziali per ciascuna parte.

In una delle due classi due ragazze, con coraggio e determinazione, hanno interpretato la figura del mediatore e un ragazzo e una ragazza le due parti in lite. Alla conclusione dell’incontro, grazie anche all’impegno delle due alunne mediatrici, si è giunti ad un accordo.

Nell’altra classe invece le parti in conflitto sono rimaste sulle loro posizioni e quindi, nonostante siano state prospettate diverse soluzioni, non si è giunti ad una soluzione concordata della vicenda. L’esperienza è apparsa, in entrambi i casi, comunque, molto utile.

È stato un viaggio stimolante per tutti e in queste poche righe vogliamo riportare alcune definizioni di “Conflitto” che i ragazzi hanno scritto in forma anonima.

COSA RAPPRESENTA PER TE IL CONFLITTO?

“per me il Conflitto è un litigio tra persone che hanno pensieri differenti, in cui entrambi pensano di avere ragione. Se avranno il coraggio di confrontarsi forse capiranno che può non essere così”;

 “se penso al Conflitto penso che spesso possa capitare di avere delle discussioni con i propri familiari, amici, insegnanti. Quando questo accade tendo a cercare un dialogo per risolvere il problema che non è mai lo stesso da cui sono partita, si è trasformato”;

 “un Conflitto avviene quando due persone non sono d’accordo su un determinato argomento e da lì nasce una discussione. Un conflitto può essere gestibile, ma talvolta servirà l’aiuto di una persona che ci ascolti, equidistante”;

 “il Conflitto può essere un modo per conoscersi meglio e può essere liberazione”;

 “il Conflitto è accumulo di malintesi e pregiudizi”.

Il Conflitto è quando due parti hanno idee, richieste, motivazioni diverse che non combaciano ma non per questo una è sbagliata e una è giusta”;

 “Il Conflitto per me è disaccordo, problema, idee differenti, discussione, risoluzione”.

Che dire? La sensazione e la speranza è che stiamo percorrendo una “buona strada”!

 Per proseguire la riflessione con i ragazzi sulle modalità di gestione del conflitto, la nostra Associazione ricambierà l’ospitalità invitando le classi ad intervenire al prossimo CLUB di ANMP del 31 maggio il cui titolo sarà proprio: “I ragazzi delle scuole e i mediatori professionisti di ANMP si incontrano”.

Sarà una splendida occasione per far confrontare direttamente i ragazzi con i mediatori professionisti, senza filtri, e per dare risposte alle domande e alle curiosità sulla professione del mediatore.

 

A cura della sottocommissione mediazione scolastica ANMP